Punti di prima riflessione o “punti specchio” sono termini semi-tecnici utilizzati per descrivere un fenomeno acustico comune a tutti gli ambienti chiusi: il suono diretto emesso dagli altoparlanti raggiungerà le orecchie dell’ascoltatore prima del suono riflesso [dalle superfici adiacenti].
Il suono non solo viene riflesso dalle pareti destra e sinistra, ma anche da pavimento, soffitto e da qualsiasi altra superficie presente tra essi. Il suono diretto si combina quindi con queste riflessioni in maniera costruttiva o distruttiva, enfatizzando o attenuando particolari frequenze (il fenomeno è noto come “filtro a pettine” – “comb filtering”).
Tutto ciò accade inoltre su diverse frequenze, che vengono emesse dagli altoparlanti e quindi riflesse da svariate superfici, combinandosi ed arrivando all’ascoltatore in istanti diversi e con differente intensità. Il risultato è che l’ascoltatore non è in grado di distinguere chiaramente il suono proveniente dagli altoparlanti.
L’altro fattore cruciale circa i punti di prima riflessione riguarda la simmetria della stanza, sia in termini di geometria che di struttura. Un ascoltatore posizionato in maniera asimmetrica più vicino ad una parete rispetto ad un’altra, avrà probabilmente una percezione stereo falsata e non definita, in particolare dal lato più prossimo al muro. In maniera simile, una posizione di ascolto situata tra due superfici molto diverse in termini di riflettività può essere causa di numerosi problemi; i diversi materiali causeranno riflessioni su frequenze differenti ed in diversa percentuale.
Entrambi gli scenari possono portare ad uno sbilanciamento nell’immagine stereo, dove un lato è più “intenso” dell’altro, indipendentemente che la causa sia la prossimità ad una delle due pareti, il comb-filtering o altri effetti causati dalle differenze di fase.
Sebbene il livello di severità possa variare, determinato da molteplici fattori, è necessario occuparsi dei punti di prima riflessione in qualsiasi ambiente destinato all’ascolto critico. Le conseguenze date dall’ignorare questo passaggio possono essere serie. Ad esempio, il comb-filtering porta tipicamente l’ascoltatore a decisioni sbagliate per quanto riguarda EQ, posizionamento, scelta degli altoparlanti ecc… Ovviamente, nessuna di queste strade condurrà alla soluzione. Benché possano portare a miglioramenti su una frequenza, generalmente ne peggioreranno un’altra, e soprattutto, ogni eventuale beneficio verrà perso non appena l’ascoltatore sposterà la sua testa a destra/sinistra di anche solo 30cm.
Dal punto di vista del trattamento, il Manuale Di Acustica (The Master Handbook of Acoustics, F. Alton Everest – Ken C. Pohlmann, Ed. McGrawHill) afferma che debba esserci “un percorso anecoico tra gli altoparlanti e le orecchie dell’ascoltatore”. Il termine “anecoico” è oggi sostituito da “zona priva di riflessioni”. Il metodo più ovvio per ottenere una condizione anecoica è mediante l’assorbimento. Nonostante la diffusione possa talvolta rappresentare la scelta più idonea in spazi progettati ad-hoc, nella maggioranza degli ambienti normali che risultano problematici, l’assorbimento non è soltanto più efficace, ma anche più semplice da attuare e meno dispendioso.
Pannelli con spessore di 5cm realizzati in lana di roccia minerale rigida o lana minerale sono le opzioni più comuni usate per trattare i punti di prima riflessione, ma si può optare per spessori di 10cm nel caso si desideri un assorbimento maggiore nelle basse frequenze (bass-trapping).
Generalmente, i suddetti pannelli vengono posizionati sulle superfici dure a destra e sinistra della posizione di ascolto, oltre che appesi al soffitto sopra di essa in configurazione “a nuvola”. I punti di prima riflessione possono essere determinati con la trigonometria, ma esiste un metodo più semplice e rapido grazie al “trucchetto dello specchio”. Ecco come metterlo in pratica:
Siediti in posizione di ascolto come faresti abitualmente quando ascolti o lavori. Partendo con la parete sinistra, chiedi ad un amico di reggere uno specchio a contatto con il muro all’altezza dell’altoparlante e di muoversi quindi verso il retro della stanza. Non appena vedi l’altoparlante sinistro riflesso nello specchio, marca la posizione; è il tuo primo punto di prima riflessione. Procedi muovendo lo specchio finchè vedrai il riflesso dell’altoparlante destro, quindi marca nuovamente la posizione; è il tuo secondo punto di prima riflessione. Ripeti il procedimento per parete destra e soffitto. Se hai a che fare con diverse posizioni di ascolto, ripeti l’intero processo per ogni posizione.
In conclusione, i punti di prima riflessione sono abbastanza facili da trattare. Con un po’ di attenzione, è un aspetto che può essere migliorato velocemente, offrendo benefici udibili significativi.
Guarda il nostro video didattico su come determinare i Punti di Prima Riflessione.